“CURA ITALIA”: QUELLO CHE C’È NEL DECRETO, QUELLO CHE MANCA, CHE NON BASTA

Da ieri pubblico in Gazzetta ufficiale il Decreto Legge 17 Marzo 2020 n. 18, con le misure d’emergenza del Governo Conte bis a sostegno del lavoro, delle imprese e delle famiglie.

Le CLAP – Camere del Lavoro Autonomo e Precario propongono un primo commento degli articoli più rilevanti.

ANSA/LUCA ZENNARO

Noi ripetiamo lo slogan – antico, ma quanto mai attuale – che ha sollecitato l’esperienza sindacale messa in campo a partire dal 2013: an injury to one is an injury to all – un torto fatto a uno è un torto fatto a tutti. Convinti che solo attraverso la solidarietà, la conoscenza, l’organizzazione e la lotta, potremo risalire la china e conquistare un mondo più giusto. Per noi, per tutte e tutti.

Partiamo da un dato: è una norma che mobilita risorse importanti (25 miliardi), come non accadeva da tanto, troppo tempo. Quello che appare evidente, però, è che si tratta di un primo passo quanto mai necessario ma insufficiente.

Mancano risorse, e tante, per il Servizio Sanitario Nazionale, debilitato da trent’anni di tagli; mancano risorse per le tante, troppe figure del lavoro informale, nero e “grigio”, che rimangono penalizzate da un sistema di sostegni segmentato, particolaristico; mancano provvedimenti per colf e badanti, che sappiamo essere prevalentemente migranti, escluse/i da qualsiasi tipo di provvedimento, soprattutto dal blocco dei licenziamenti per i prossimi 60 giorni.

Più in generale, la sensazione è che manchi una visione d’insieme, il riconoscimento ruvido e senza equivoci dell’emergenza strutturale in cui versa il mondo del lavoro in Italia; che l’emergenza COVID-19 aggraverà drammaticamente – con effetti non dissimili a quelli di una guerra mondiale. Servirebbe, come abbiamo ribadito, una misura di sostegno al reddito effettivamente universale: che rompa la frammentazione e prenda atto della natura intermittente/insicura dell’impiego tutto; un dispositivo solido, finanziato attraverso la fiscalità generale e un prelievo continuativo dai grandi patrimoni (in prevalenza dispersi, come noto ai più, nei paradisi fiscali), indipendente dalla tipologia dei rapporti di lavoro e dei settori produttivi; un provvedimento esteso a chi un lavoro non ce l’ha e la faccia finita con l’impianto familistico del welfare. Le risorse messe in campo dalla Banca Centrale Europea, i 750 miliardi in più per il Quantitative Easing, dovrebbero così essere finalizzate, e non con il consueto nonché dannoso sostegno al credito bancario – che solo in parte mitiga le oscillazioni dello spread.

Per quel che riguarda utenze e mutui sulla prima casa, il Decreto Legge “Cura Italia” introduce meccanismi timidi, con una sospensione delle utenze limitata nel tempo e l’accesso a un fondo che comunque scarica alcuni dei costi su chi vi potrà accedere. Del tutto assenti provvedimenti sugli affitti, incentivi e misure in grado di sostenere chi, nonostante il dramma di queste settimane, dovrà pagare il canone mensile; sappiamo bene quanto esso gravi sul bilancio di tutte e tutti.

Con il contributo collettivo a seguire, proviamo a riassumere e a commentare le misure più rilevanti del Decreto Legge n. 18. Più rilevanti per noi, per le tante e i tanti iscritte/i che ci hanno domandato informazioni in queste ore concitate. Si tratta di prime riflessioni, ovviamente da sviluppare, se vogliamo impedire che da questa emergenza epocale si fuoriesca con una frattura insanabile tra sommersi salvati. Sarà necessario lottare, tenere gli occhi ben aperti e pretendere ciò che spetta a chi, in questi anni, ha già troppo sofferto, tra lavoro precario e welfare impoverito; sarà necessario trovare le forme più efficaci per farlo.

Noi ripetiamo lo slogan – antico, ma quanto mai attuale – che ha sollecitato l’esperienza sindacale messa in campo a partire dal 2013: an injury to one is an injury to all – un torto fatto a uno è un torto fatto a tutti. Convinti che solo attraverso la solidarietà, la conoscenza, l’organizzazione e la lotta, potremo risalire la china e conquistare un mondo più giusto. Per noi, per tutte e tutti.

 


 

DECRETO-LEGGE 17 marzo 2020, n. 18.

Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19.

 

Leggi i commenti agli articoli a questa pagina sul sito delle CLAP – Camere del Lavoro Autonomo e Precario

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.